Capoluogo dell’Aragona, Saragozza è una città popolosa e vivace, una grande urbe in perpetua effervescenza.
La “Sarakusta” dei musulmani, che rivaleggiava in bellezza e splendore con Cordova e Toledo, fu in precedenza colonia romana ai tempi dell’Imperatore Augusto. Sulle rive dell’Ebro, fiume dalle abbondanti acque che la divide a metà, sorge la celebre Cattedrale della Virgen del Pilar, emblema della città.
A ridosso della sua grandiosa e possente silhouette, si erge un altro edificio simbolico: la chiesa de La Seo, sovrastata da una torre campanaria ottagonale, il cui progetto venne eseguito a Roma dal Contini. La sua facciata di maggior fascino – intreccio di mattoni e maioliche in stile mudéjar – è rivolta verso il palazzo vescovile. Ma, forse, il tesoro più pregevole di questa città, fatta di spazi e di piazze magniloquenti, è il Palazzo della Aljafería – denominato in passato Palazzo dell’Allegria -, gioiello risalente all’XI sec., fatto edificare per volontà del sovrano musulmano Al Yafar, appassionato di arti e di scienze.
Verso sud, un’altra città rivaleggia con Saragozza in arte e in memoria storica: Teruel, scolpita secondo i canoni dell’arte mudéjar aragonese impiegando laterizi, coppi e maioliche dagli stessi musulmani che vi risiedettero sotto il dominio cristiano.
(Fonte: Le città della Spagna, Turespaña)
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